L’incontro sarà dedicato al rapporto stretto tra le disabilità e il teatro. È convinzione di tutti coloro che operano in questo ambito che il teatro possa curare, seppur parzialmente, le ferite della disabilità e che, nello stesso tempo, sia proprio la disabilità, in tutte le sue forme, a curare il teatro e a rinnovarne le poetiche. Tuttavia restano in sospeso molte domande che nascono dalle esperienze nei laboratori teatrali, che prevedono la partecipazione di persone diversamente abili, o nel lavoro propriamente artistico che viene svolto, talvolta anche in forma professionale, da attori disabili.
Per quanto riguarda i laboratori teatrali spesso ci si domanda come concretizzare il rapporto con gli operatori socio-sanitari che talvolta sono presenti all’interno dei laboratori, nel caso per esempio di reazioni o crisi dei partecipanti. La stessa domanda riguarda la relazione con le famiglie. E ancora, fino a dove ci si può spingere nel chiedere al partecipante (ma anche all’attore) con disabilità di darsi, senza rischiare di chiedergli troppo? Ci sono laboratori e spettacoli i cui protagonisti sono esclusivamente persone con disabilità, e altri con disabili e non: è più giusto salvaguardare una specificità e lavorare su gruppi omogenei o è preferibile lavorare su gruppi eterogenei? Negli spettacoli, interpretati da attori con disabilità, è il teatro che deve adeguare il suo sguardo a nuovi ritmi e tempi, che non sono spesso quelli della scena, o questo significa giocare al ribasso nella professionalizzazione degli attori con disabilità?
A queste domande se ne possono aggiungere molte altre che vorremmo raccogliere durante l’incontro, non tanto con l’intento di dare loro una risposta, quanto per innescare ulteriori riflessioni.
All’incontro si intendono raccogliere anche le voci di coloro che partecipano in prima persona a questi processi, per questo saranno presenti anche ragazzi con disabilità, attori disabili, formatori, educatori e parenti.
Interventi [in aggiornamento]:
Fabrizio Fiaschini, professore di Discipline dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Pavia (in remoto)
Giulia Innocenti Malini, docente di Teatro sociale presso l’Università degli Studi di Pavia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Maurizio Lupinelli, direttore artistico Nervalteatro
Antonio Vigano’, direttore artistico del Teatro La Ribalta (in remoto)
La partecipazione all’incontro è gratuita, ma è gradita la prenotazione tramite e-mail all’indirizzo luoghinoncomuni@etreassociazione.it indicando il proprio nome e il proprio cognome.