Fairness in Focus – il primo appuntamento sulle strutture di finanziamento promosso da EAIPA

 

Associazione ETRE e Progetto C.Re.S.Co. hanno partecipato al primo incontro online del ciclo “Fairness in Focus / Equità in primo piano” promosso da EAIPA, l’associazione europea delle arti dello spettacolo indipendenti.

 

A questo link potete iscrivervi all’incontro del 19 gennaio 2023 sui Sistemi di previdenza sociale.

 

Il primo appuntamento ha riguardato le Strutture di Finanziamento e a seguire trovate la traduzione a cura di Etre.

UN GIOCO DI FORTUNA ED ENIGMI

 

In tutta Europa, le città, le regioni e le nazioni hanno creato strutture di finanziamento individuali e legislazioni dedicate al finanziamento del settore artistico con la conseguenza che i sistemi di finanziamento differiscono tra loro e non sono mai stati armonizzati.

 

Le prime opportunità di finanziamento per il settore indipendente delle performing arts sono emerse negli anni ’70, soprattutto a livello di autorità locali. Negli anni successivi, anche alcune regioni hanno sviluppato i loro sistemi di finanziamento, seguiti poi da strumenti nazionali. Da allora, tutti gli strumenti di finanziamento sono considerati sovvenzioni, con la conseguenza che nessuna autorità si assume la piena responsabilità di finanziare un’intera produzione o fornisce un sostegno strutturale completo ad artisti o compagnie. In alcuni Paesi è possibile combinare più fonti di finanziamento; in altri Paesi invece gli artisti devono scegliere se richiedere un finanziamento comunale o regionale o nazionale.

 

In generale, si tratta di un “sistema” molto frammentato – o per meglio dire, di una serie di opportunità. Il tasso di successo per i finanziamenti parziali è compreso tra il 10 e il 20% max; di solito gli artisti non ottengono finanziamenti su base regolare, ma solo ogni due anni.

Esistono opportunità di finanziamento per lavori basati su progetti, finanziamenti per 1, 2 e 4 anni, sovvenzioni per viaggi, stipendi e borse di studio, sovvenzioni per motivi speciali (come lavori all’aperto, circo, attività transdisciplinari, etc.).

In alcuni Paesi, anche le fondazioni private offrono opportunità di finanziamento, spesso legate a un argomento o tema specifico (es. inclusione sociale o ricerca artistica).

 

Ogni sovvenzione ha una precisa procedura di richiesta, che comprende diversi moduli, modelli di bilancio, criteri di finanziamento e regolamenti contabili.

Gli artisti e le compagnie devono quindi sviluppare una conoscenza approfondita della complessità delle domande da presentare, delle scadenze, dei sistemi e delle regole di finanziamento; sapere se certe opportunità di finanziamento sono complementari o incompatibili e conoscere i dettagli della procedura di contabilità, che di solito è molto dettagliata (es. il formato e il tipo di documenti richiesti).

 

Lo sviluppo di queste conoscenze, così come il tempo che gli artisti devono investire nella compilazione e presentazione della domanda, nella gestione e nel completamento della rendicontazione finale e della relazione di chiusura, di solito non sono coperti dalle sovvenzioni. Il tempo, le idee e l’energia che vengono investiti nel processo di invio di una richiesta sono comunemente considerati come un auto-investimento non retribuito – sforzi non retribuiti spesso vani dato il basso tasso di successo.

 

Inoltre, le strutture educative per i professionisti dello spettacolo dal vivo si concentrano principalmente sull’affinamento delle competenze artistiche necessarie per la professione, senza preparare gli artisti diplomati e i giovani professionisti con le competenze amministrative necessarie per produrre lavori finanziati. Di conseguenza, molti giovani artisti imparano a compilare tutti i moduli e i dati necessari procedendo per tentativi ed errori, impiegando così anni per raggiungere una posizione sicura sul mercato. Il supporto di manager professionisti spesso non è disponibile né economicamente accessibile.

 

Al netto di queste sfide, EAIPA formula le seguenti raccomandazioni:

 

Revisione delle politiche di sviluppo artistico

  • Le leggi o le politiche di finanziamento del settore artistico devono essere adattate in modo tale da fornire descrizioni chiare della strategia e degli obiettivi dei rispettivi enti finanziatori e politici, ad esempio lo sviluppo dell’estetica artistica, pratiche, paesaggi, strutture e comunità.
  • Questi obiettivi devono essere in accordo con altri enti di finanziamento e politiche a livello locale, statale e nazionale, ed è necessario sviluppare una strategia comune. Di conseguenza, le opportunità di finanziamento potrebbero essere (automaticamente) combinate, ad esempio per lo sviluppo di artisti emergenti o per le tournée e il trasferimento di conoscenze di artisti affermati.
  • L’obiettivo dovrebbe essere quello di descrivere gli interessi “comuni” (e identificare e combinare gli strumenti di finanziamento a questo scopo) e l’interesse locale o nazionale (e identificare gli strumenti di finanziamento per questo interesse, come ad esempio la gestione di temi locali). In ogni caso, è necessario che vengano discussi gli orizzonti temporali: Il finanziamento dovrebbe stimolare progetti e/o impegni a lungo termine con artisti e strutture? In che modo gli strumenti di finanziamento rispondono alle esigenze e alle richieste degli artisti?
  • Si consiglia di avviare confronti reciproci moderati, insieme a politici, personale amministrativo e rappresentanti della scena artistica. Le domande guida sono: Cosa vogliamo per il settore indipendente delle arti performative? Cosa abbiamo in comune? Come possiamo unire risorse e sforzi? Come possiamo metterlo in pratica?
  • Di conseguenza, le leggi per il finanziamento del settore artistico dovranno molto probabilmente essere riviste e le forme di finanziamento dovranno essere adattate.
  • A livello europeo, si raccomanda anche di instaurare un dialogo continuo e trasparente tra gli Stati membri e il Dipartimento Cultura dell’UE per capire come le arti performative contemporanee e le altre forme d’arte debbano essere finanziate e come gli strumenti di finanziamento europei debbano integrare i finanziamenti nazionali e regionali. Una questione fondamentale deve essere il modo in cui gli artisti beneficiano degli investimenti finanziari e come possono assicurare finanziariamente la loro vita artistica.

 

Armonizzazione

  • I politici responsabili dei settori artistici e culturali dovrebbero rivedere le leggi esistenti per il finanziamento del settore a livello locale, regionale, nazionale ed europeo con l’obiettivo di armonizzarle sulla base di una strategia concordata e condivisa.
  • Ciò dovrebbe influire sui processi di presentazione della domanda, in particolare sui moduli, sulla contabilità e sui requisiti di rendicontazione.

 

Supporto a chi presenta la domanda: artisti e compagnie

  • Gli artisti e le compagnie hanno bisogno di aiuto e sostegno per poter gestire il carico di lavoro amministrativo e organizzativo. Raccomandiamo pertanto di istituire e finanziare programmi di formazione continua a livello locale, regionale e nazionale. Raccomandiamo inoltre vivamente di istituire un sistema di formazione nazionale ufficiale per i direttori di produzione.
  • I programmi di formazione esistenti gestiti dalle associazioni nazionali indipendenti di arti performative dovrebbero essere consolidati e sviluppati in modo permanente, in quanto già dispongono di conoscenze esaurienti.

 

 

Per ulteriori informazioni:
EAIPA – European Association of Independent Performing Arts
Ulrike Kuner, president
Esther Baio, project manager
info@eaipa.eu